Come è stata la prima volta?
Una ricerca svela come è in media tra le adolescenti 

di Valeria Fieramonte




Anche solo 40 anni fa nessuno se ne sarebbe preoccupato più che tanto, ma oggi c'è una maggiore attenzione alla vita delle adolescenti, e nell'ambito del progetto 'sceglitu' (con portale www.sceglitu.it), dedicato alla sessualità e ai problemi dei giovani, la SIGO ( società italiana di ginecologia e ostetricia) ha fatto un sondaggio sulla 'prima volta' intervistando un campione di 600 ragazze e donne sotto i 26 anni.

E' emerso che una ragazza su sei fa l'amore per la prima volta già a 14 anni, mentre la media, sei su dieci, ha dai 15 ai 18 anni quando affronta il suo primo rapporto, con un 'picco' attorno ai sedici anni.

La prima volta è anche la più 'rischiosa': come tutte le cose che colgono impreparati, quasi il 40 per cento lo fa senza alcuna protezione.
Nonostante la varie campagne informative promosse - l'ultima iniziativa è l'opuscolo  'Prima volta, istruzioni per l'uso,' che sarà distribuito alle ASL e ai medici di base -le adolescenti preferiscono rivolgersi per consigli in primo luogo alle amiche,e dai ginecologi ci vanno solo se sorge qualche problema in più: insomma, come ai vecchi tempi!

A preoccupare di più è però il fatto che oggi 'fare l'amore in camporella' o in auto non è più una scelta abbastanza sicura come lo era un tempo, e che, nonostante le maggiori informazioni, sono molto più diffuse anche le malattie di origine sessuale.

In quasi la metà dei casi, e ciò è abbastanza consolante, era la prima volta anche per il partner - mentre l'altra metà delle intervistate ha scelto un partner più anziano ed esperto ( questo aumenta il rischio di contrarre malattie sessuali e non sembra cambiare l'indice di gradimento: il 59 per cento delle ragazze giudica il primo rapporto soddisfacente anche se meno del 15 per cento raggiunge l'orgasmo, perchè prevale la felicità di avere finalmente raggiunto col partner un momento di intimità completa).

Dove si imboscano le adolescenti la prima volta? Nel 31 per cento dei casi a casa del compagno, nel 26% nella propria, il 19% in auto, l'11% all'aperto - anche se risulta sempre più difficile perchè non ci sono più prati solitari -e il 10 per cento addirittura a ... scuola!

Questo 10% preoccupa in particolar modo le ginecologhe che si chiedono dove mai erano insegnanti e bidelli nel frattempo e come mai i bagni delle scuole siano così poco controllati,visto che sono anche sede di commerci di droga e generi pericolosi.

Sebbene oggi le madri siano presenti in rapporto alle figlie in maniera qualitativa superiore rispetto al passato, le ginecologhe segnalano un aumento di due volte e mezzo di infezioni da papilloma virus nelle ragazze rispetto ai coetanei della stessa età ( segno che hanno rapporti con uomini più anziani ) e purtroppo non molto è cambiato circa i casi di violenza sessuale: solo il 7% delle violentate denuncia infatti le violenze subite...ancora oggi come si può vedere una assoluta minoranza.

" Dieci anni fa facevo una biopsia per papilloma virus la settimana - denuncia allarmata la ginecologa Alessandra Graziottin - ora invece sono quattro o cinque al giorno, perciò qualcosa è cambiato in modo vertiginoso...' Sul suo sito www.alessandragraziottin.it si possono trovare moltissime informazioni utili.

Una particolare attenzione andrebbe rivolta anche alle infezioni da clamydia, perchè può provocare infertilità in caso di chiusura delle tube e aumenta i rischi di gravidanza extrauterina in caso di infiammazione delle stesse.

Ma per tornare agli usi e costumi, come vanno le cose nel resto del mondo?

A quanto pare è proprio il caso di dire che, almeno per ciò che riguarda il sesso adolescenziale, tutto il mondo è paese:una indagine del 2009 fatta da Gfk Healthcare su oltre 9000 donne in tutta Europa, Canada, Australia e America latina segnala che l'età media del primo rapporto sessuale è tra i sedici e i diciassette anni, mentre il Nord America ha la più alta percentuale di prime volte tra i 12 e i 15 anni.

Quanto ai metodi contraccettivi ( uso del preservativo a parte - che permette anche una maggiore difesa dalle infezioni ) il monitoraggio delle nuove pillole antifecondative - di cui in questo sito si è già parlato -ha portato alla constatazione che la pillola d'elezione si chiama Yaz ed è un ulteriore miglioramento della 'vecchia' jasminelle. E' a base di drospirenone, un progestinico che migliora l'umore, non fa aumentare di peso e cura persino l'acne e l'endometriosi.

Dice Vincenza Bruni, del SIGIA  , ovvero società italiana ginecologi infanzia e adolescenza :' la Yaz è anche molto adatta a chi soffre di sindrome premestruale perchè fa aumentare l'allopregnonolone, una benzodiazepina endogena, riducendo gli stati di ansia e malessere. Alla sua attività antiandrogenica si deve inoltre la riduzione dell'acne perchè il sebo è androginodipendente.'

Infine qualcosa è cambiato anche tra quella ridotta percentuale di ragazze che aspetta il matrimonio per avere rapporti. La motivazione infatti non è più quella di conservarsi come grazioso oggetto dono per il partner, ma ha a che fare con esigenze personali del genere 'non mi sento pronta' 'non ho ancora incontrato quello giusto'.  

 

11- 02- 2010